LA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E LA GESTIONE DELLE RETI IDRICHE

Da qualche tempo si sente parlare di quarta rivoluzione industriale.

Ma di cosa si tratta?

E cosa c’entra con la gestione delle reti idriche?

Per quarta rivoluzione industriale si intende la crescente compenetrazione tra mondo fisico, digitale e biologico. È una somma dei progressi in:

  1. intelligenza artificiale (IA),

  2. robotica,

  3. Internet delle Cose (IoT),

  4. stampa 3D,

  5. ingegneria genetica,

  6. computer quantistici

  7. altre tecnologie.

È la forza collettiva che sta dietro molti prodotti e servizi che stanno rapidamente diventando indispensabili per la vita moderna.

Si pensi:

  1. ai sistemi GPS che suggeriscono il percorso più veloce per raggiungere una destinazione,
  2. agli assistenti virtuali ad attivazione vocale come Siri di Apple,
  3. ai suggerimenti personalizzati di Netflix
  4. alla capacità di Facebook di riconoscere il tuo volto e taggarti nella foto di un amico

La quarta rivoluzione industriale è quindi caratterizzata dall’adozione da parte delle organizzazioni (imprese, enti della pubblica amministrazione, ecc.) delle cosiddette tecnologie abilitanti Impresa 4.0 quali:

  1. big data e analisi dei dati;
  2. cloud, fog e quantum computing;
  3. cyber security;
  4. integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
  5. simulazione e sistemi cyber-fisici;
  6. prototipazione rapida;
  7. sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
  8. robotica avanzata e collaborativa;
  9. interfaccia uomo-macchina;
  10. manifattura additiva e stampa tridimensionale;
  11. internet delle cose e delle macchine;
  12. integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  13. programmi di digital eting, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
  14. programmi di open innovation.

Questo processo di modernizzazione digitale riguarda e riguarderà anche gli enti che gestiscono i servizi pubblici di fornitura energia (elettricità, gas, calore) e acqua potabile (per usi alimentari o industriali).

Quasi tutti gli utenti energia avranno ormai installato i contatori gas ed elettricità di ultima generazione che permettono al gestore un controllo continuo dei consumi e quindi un miglio bilanciamento della rete di distribuzione.

In ritardo invece sono i gestori del servizio idrico che nella stragrande maggioranza dei casi non si sono dotati di sistemi di misura puntuale e/o contabilizzazione sul punto di allaccio di utenza dei parametri pressione e flusso dell’acqua.

In un momento in cui:

  1. le reti idriche (per obsolescenza ma ancor di più per mancata manutenzione e per conseguenti ed inaccettabili pratiche di interruzioni cicliche ) possono perdere anche più del 50% dell’acqua prelevata alle sorgenti (Fonte ISTAT);
  2. le precipitazioni atmosferiche si sono ridotte;

dovrebbe essere prioritario l’adozione delle tecnologie abilitanti da parte degli enti gestori.

Alcuni si sono già attivati come AcegasApsAmga, società controllata al 100% dal Gruppo Hera, prima multiutility del Nordest che opera nei settori ambientale, idrico e nella distribuzione di gas ed energia elettrica in Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Ovviamente sono contrariato dal fatto che sia una società di capitali quotata in borsa ad adottare soluzioni di miglioramento dell’affidabilità ed  efficientamento della gestione e non una società in mano alla pubblica amministrazione o dalla stessa (concretamente) controllate. 

Ciò fa sorgere alcune domande:

  1. vi è un disegno ben preciso mirato a far convogliare la gestione dei servizi pubblici essenziali nelle mani delle società quotate in borsa (e quindi schiave delle logiche di mercato finanziario)?
  2. oppure le logiche di gestione della pubblica amministrazione sono talmente burocraticizzate e scarsamente trasparenti da non permettere  l’adozione di strategie finalizzate all’efficientamento, miglioramento dell’affidabilità e della qualità?

Lascio al lettore le conclusioni che possono convergere su una o altra posizione a seconda della propria propensione a credere o meno a teorie complottistiche.

Personalmente sono un promotore della  Data Driven Culture (d’altra parte per professione sono un Innovation Manager che si occupa di Transizione Digitale) per cui cerco di acquisire informazioni oggettive prima di esprimere un giudizio e prendere posizioni.

AcegasApsAmga ha sviluppato il progetto “EAQUA: IL SISTEMA CIRCOLATORIO DELLA SMART CITY”.

Trattasi di un progetto pilota per la sperimentazione di contatori digitali a tecnologia ultrasonica o magnetico-induttiva durante la quale sono stati sostituiti i vecchi contatori dell’acqua su un bacino iniziale di circa 3.000 famiglie.

I contatori digitali di nuova generazione sono in grado di segnalare in tempo reale una perdita sulla rete di proprietà del cliente e, grazie alla telelettura, ogni bolletta riporterà quanto esattamente consumato nel periodo.

Si potranno cosi avere contabilizzazioni puntuali con la possibilità per l’utente di verificare immediatamente e a distanza la regolare misurazione di portata e contestare eventuali anomalie (tipo misurazione di aria il cui flusso nel contatore si può verificare in seguito a cicli di interruzione e ripristino del servizio).

L’utilizzo di tali dispositivi, in abbinamento ai misuratori di portata installati nei distretti, permetterà la costruzione del bilancio idrico in real time, in quanto si andrà a quantificare con precisione i consumi da parte degli utenti.

Ogni contatore digitale possiede un modulo radio integrato, capace di rendere disponibili a distanza i dati di lettura dei consumi, nonché una serie di segnali d’allarme ad indicare diversi malfunzionamenti che possono presentarsi, mediante comunicazione wifi a un elemento accentratore in grado di immagazzinare una gran quantità di informazioni provenienti da tutti i telecontatori del distretto.

In una prima fase i dati accumulati verranno trasmessi, via bluetooth, ad un dispositivo mobile in dotazione ai letturisti, così da permettere una visualizzazione immediata dei consumi. In una seconda fase, a seguito della realizzazione di una infrastruttura di telecomunicazione, i consumi rilevati per i singoli utenti verranno inviati direttamente ad AcegasApsAmga, consentendo il monitoraggio continuo della rete idrica.

I dati di lettura e tutta la reportistica relativa al proprio consumo potranno essere resi disponibili a ogni cliente in tempo reale, così da poter essere informato e aggiornato sui propri consumi e sulla eventuale presenza di allarmi.

Fonte:

https://www.acegasapsamga.it/attivita_servizi/acqua_ciclo_idrico/eaqua_acquedotto_smart/pagina10.html

Con il Programma eAqua si è riusciti ad operare una riduzione selettiva, secondo i fabbisogni reali, riducendo il volume delle perdite di fondo, diminuendo le sollecitazioni delle infrastrutture idriche ed estendendo la vita utile dell’acquedotto. Nella gestione della pressione di rete, le simulazioni idrauliche del modello si stanno dimostrando uno strumento potente per adottare le corrette scelte progettuali e gestionali per individuare le criticità del sistema. Ad esempio, nel distretto di Opicina, sull’altipiano carsico, sulla base del modello idraulico, sono stati già eseguiti degli interventi strategici in rete, con la posa di nuove condotte, l’inserimento di riduttori di pressione (diminuzioni nell’ordine di 2-3 bar) ottenendo un abbattimento importante delle perdite. Essendoci una correlazione tra pressioni di rete e perdite idriche, risulta evidente come un’oculata gestione delle pressioni vada ad influire in modo benefico sull’intero assetto della rete.

Fonte: https://www.acegasapsamga.it/attivita_servizi/acqua_ciclo_idrico/eaqua_acquedotto_smart/pagina8.html

Concludo

Da tempo esistono le tecnologie per ottimizzare la gestione dei servizi pubblici per incrementarne l’affidabilità, l’efficienza e la qualità.

Tuttavia alcuni servizi pubblici, come quello idrico, è rimasto alle vecchie tecnologie di gestione con conseguente deterioramento dell’infrastruttura ed impatto negativo sull’affidabilità, efficienza e qualità del servizio. Alcune società di gestione si sono già attivate nell’adottare le tecnologie abilitanti. Altre (soprattutto quelle altamente condizionate dalla politica) sono rimaste indietro con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Un esempio è l’ACA che in seguito a due anni di

  1. crisi del servizio;
  2. pressioni dell’opinione pubblica;
  3. pressioni politiche da parte delle amministrazioni Comunali (che appaiono tuttavia inconcludenti e strumentali a calmierare le irritazioni degli elettori)

si vede ora costretta a recuperare il tempo perso con le pratiche di gestione scarsamente basate sulla digitalizzazione ed integrazione dei processi aziendali.

Lo stesso presidente Ing. Giovanna Brandelli nel corso del tavolo tecnico tenutosi presso il Comune di Spoltore (a cui ho partecipato in qualità di Presidente del Comitato di Cittadini Uniti di Spoltore) ha dichiarato di :

  1. avere la necessità di personale tecnico specializzato per poter cogliere le opportunità offerte dalle tecnologie abilitanti;
  2. voler ricorrere ai fondi del PNRR per dotare l’infrastruttura abruzzese, gestita da ACA, di tecnologie abilitanti Impresa 4.0.

Ma a mio parere difficilmente riusciranno a trovare il  personale specializzato soprattutto perché difficilmente potranno ottenere la copertura totale dei costi che dovrebbero affrontare per un simile progetto di modernizzazione.

D’altra parte, l’impressione ricevuta inseguito al tavolo tecnico del 3 novembre 2021 non è positiva.

In qualità di Presidente del Comitato di Spoltore (facendo seguito alla promessa dell’ACA e del comune di Spoltore di fornire ogni informazione utile sulle attività passate e i sugli studi di fattibilità tecnica economica di futuri progetti di ammodernamento)  ho chiesto via PEC tutta la documentazione utile per acquisire piena informazione su quanto dichiarato. Ma ad oggi ho ricevuto solo una relazione generale sugli interventi che ACA intende attuare sulla rete idrica di Spoltore che non contiene alcuna valutazione di fattibilità tecnica economica.

C’è da chiedersi: perché non perseguono la promessa trasparenza?

Il Presidente del Comitato Cittadini Uniti – Delegazione di Spoltore

Panfilo Marinucci ,  Ingegnere Dottore di Ricerca

 

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